L’ affitto a canone concordato, un risparmio sicuro per chi loca un immobile!

Curiosità: qual è la differenza tra affitto e locazione? Scoprilo

Alla luce delle novità introdotte sulla fiscalità immobiliare e alle agevolazioni prodromiche di un netto rilancio delle locazioni abitative, è opportuno analizzare la tassazione dei redditi fondiari da esse derivanti.

Prima di parlarvi degli affitti a canone concordato che vi permetteranno di risparmiare oltre il 50% di imposte, farò un breve excursus sulla cedolare secca… Non ti va di leggerlo? Passa direttamente alle agevolazioni sui contratti a canone concordato.

Per contrastare l’affitto in nero e rendere conveniente registrare il contratto di locazione, con il d.lgs. 23/2011 è stato introdotto un regime fiscale di vantaggio, la cedolare secca: un’imposta sostitutiva dell’irpef, dell’imposta di registro e bollo sui contratti di locazione che riduce il carico fiscale al 21%.

Per chi ha redditi complessivi non superiori a 15.000€, il risparmio tra la tassazione ordinaria e l’opzione per la cedolare secca può essere minima:

1-      Canone annuale di 4.800 € :

Cedolare secca 1.008 €

Tassazione ordinaria: Irpef 1.164 €, imposta di registro annuale 48 € = 1.212 €

2-      Canone annuale di 9.600€ :

Cedolare secca= 2.016 €

Tassazione ordinaria: Irpef 2.328, imposta di registro annuale 96 € = 2.424 €

Superati invece i 15.000€ di reddito complessivo la cedolare è sicuramente più conveniente. Riproponendo lo stesso esempio precedente, considerando però altri redditi pari ad € 15.000, l’opzione è sensibilmente più vantaggiosa:

1-      Canone annuale di 4.800 €:

Cedolare secca 1.008 €

Tassazione ordinaria: Irpef 1.346 € imposta di registro annuale 48 € = 1.394 €

3-      Canone annuale di 9.600€ :

Cedolare secca= 2.016 €

Tassazione ordinaria: 2.693 € imposta di registro annuale 96 € = 2.789 €

A meno che non ci siano quindi deduzioni o detrazioni da far valere in dichiarazione, la cedolare secca risulta essere l’opzione più conveniente per la tassazione dei redditi di locazione.

Le locazioni a canone concordato! Un sicuro risparmio!

In realtà la tassazione risulta comunque alta, considerando che soprattutto nelle nostre zone i canoni di locazione non sono elevatissimi, a differenza delle imposte sulla casa.

L’art 2 comma 3 della Legge 431/98 prevede la possibilità di stipulare contratti di locazione a “canone concordato”, definendone il valore mensile in base agli accordi territoriali stipulati tra i Comuni e organizzazioni della proprietà edilizia. In sostanza in base ad aspetti quantitativi (mq) e qualitativi (zona della città, servizi disponibili, arredi ecc) si fissa un tetto massimo, oltre al quale non si può andare, per il canone di affitto. Posso dirvi che un’abitazione sui 100mq non arredata con garage è sui 400€/mensili massimi.

Il risparmio per il locatore su questi contratti è notevole, soprattutto a seguito dell’art. 9 D.L. 47/2014 che ha abbassato l’aliquota della cedolare secca per i contratti a canone concordato al 10%. In sostanza su un contratto da 400€ mensili, pagherete soltanto 480€ l’anno d’imposte! Oltre la metà rispetto alla cedolare secca e quasi un terzo rispetto alla tassazione ordinaria. E’ tutto?

Per fortuna no! Optare per gli affitti a canone concordato comporta anche una sensibile riduzione delle imposte sulla casa. A Vasto ad esempio, l’ IMU su una seconda casa affittata con canone concordato, scontava la stessa aliquota della prima casa, risparmiando quindi la metà dell’imposta!

Ad oggi è assolutamente conveniente stipulare ove possibile questi contratti agevolati, il risparmio può essere superiore al 50%.

Per chi ha già un contratto in essere dovrà risolverlo e farne uno nuovo.

Quali sono i costi?

Se vi affidate alle organizzazioni della proprietà edilizia pagherete:

1-      50€ per la stesura del contratto

2-      50€ per la asseverazione del contratto stesso

Qualora invece vi affidiate a me pagherete

1-      30€ per la stesura del contratto

2-      50€ per la asseverazione, da fare sempre presso una delle organizzazioni sopra citate (è obbligatorio che venga fatta da loro.

Con meno di 100€ otterrete un sicuro risparmio!

Per ogni informazione in merito o per fare un rapido calcolo su quanto risparmierete, potrete contattarmi compilando il modulo in basso o entrando nell’area CONTATTI troverete i miei riferimenti.

 

Curiosità:

La differenza tra affitto e locazione, che erroneamente vengono utilizzati come sinonimi (faccio mea culpa ma è necessario per facilitare l’indicizzazione del sito nei motori di ricerca) la ritroviamo combinando 2 articoli del Codice Civile. L’art. 1571 definisce la locazione come il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo. L’art. 1615 invece obbliga quando la locazione ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva, mobile o immobile, l’affittuario a curarne la gestione in conformità della destinazione economica della cosa e dell’interesse della produzione. A lui spettano i frutti e le altre utilità della cosa.

In sostanza quindi l’affitto è relativo a beni produttivi (ad esempio l’affitto di azienda) mentre la locazione si riferisce a beni improduttivi (ad esempio una casa, un ufficio o un negozio).

Published On: Aprile 18th, 2014 / Categorie: privati /